L’Unione di Centro conduce da sempre una politica di opposizione vigile, attenta e ragionata. Non diciamo mai no per partito preso, ma contestiamo nel merito e nel metodo quelle scelte a nostro giudizio incoerenti e sbagliate prese dall’amministrazione comunale.
Quando votammo a favore della mozione, presentata dalla maggioranza, che sollecitava grande attenzione nei confronti della sicurezza sul lavoro, lo facemmo con convinzione, nella consapevolezza che chi si reca al lavoro deve avere la certezza di far ritorno, la sera, dai propri cari.
È quindi con grande sconcerto che abbiamo appreso delle gravi infrazioni alla sicurezza avvenute nel cantiere del ponte sull’Arno: un’opera che doveva essere pensata in tutt’altra maniera, posta in opera nel periodo peggiore per il disagio creato alla vallata, è stata eseguita con una fretta tale da non poter nemmeno garantire la sicurezza dei lavoratori. Non vale, adesso, tirare un sospiro di sollievo e dire che non è successo niente: questo non assolve chi aveva il dovere di vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza, così come non assolve le amministrazioni comunale e provinciale per aver pianificato un lavoro con estrema leggerezza e senza alcuna attenzione né per i pendolari né per i lavoratori.
Del resto l'amministrazione figlinese è esperta di lavori fatti in fretta, sono ancora freschi gli avvisi di garanzia per i due tecnici “sospettati” di avere, su mandato dellla giunta, fatto troppo in “fretta” le gare per i lavori alle ex Lambruschini.
Ci sarebbe poi da ridere, se non fossero cose serie, dell'annuncio fatto dal Sindaco che si lodava del cantiere “riaperto in anticipo” quando in realtà era stato chiuso dalla ASL. Ma gli raccontano cosa succede oppure gli raccontano delle favole?
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